Speaker
Descrizione
L’obiettivo dell’aggregazione proposta è lo sviluppo di dispositivi microelettronici e optoelettronici (utilizzando nuovi materiali quali semiconduttori e dielettrici 2D, SiC, GaN, SiGe e Ge, phase change materials, etc.), dal TCAD alla realizzazione di dispositivi, con una valutazione in contesto reale (es. fotovoltaico utility scale, residenziale, o building integrated, agrivoltaico, solar fuels e green hydrogen, biomedicale, telecomunicazioni, quantum-devices, etc.). L’obiettivo è colmare la gap che esiste tra la proposta di nuovi materiali e dispositivi (fino a TRL3), e l’effettivo studio del vantaggio apportato nel contesto reale. Partendo da ricerche già avviate ci si propone di raggiungere TRL tra 5 e 6.
Si vuole fornire un servizio alla comunità scientifica e all’industria high-tech per il design, realizzazione, caratterizzazione, e ottimizzazione di dispositivi microelettronici, con focus sui nuovi materiali e applicazioni, partendo da settori più consolidati quali l‘elettronica di potenza, RF, l’elettronica per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, la fotonica per le telecomunicazioni, la sensoristica, etc., e aprendo nuovi orizzonti, quali soluzioni per le tecnologie quantistiche, l’in-memory computing, la manipolazione di qubit, etc. L‘attività è intesa non come mero servizio ma piuttosto come scambio reciproco di esperienze e competenze con la comunità scientifica e tecnica, che riteniamo sarà molto fruttuosa e che avrà grande potenziale di innovazione scientifica e di stimolo alla crescita industriale.
Le tematiche proposte partono dai progetti che si propone di aggregare, MicroTech_for_Green (parte dell’iniziativa europea IPCEI Microelettronica 2), Samothrace, I-PHOQS, Rome Technopole, NQSTI, NFFA-DI, I-ENTRANCE, MOST, RESTART e coinvolgono già numerosi ricercatori staff, TD, assegnisti, e dottorandi. Inoltre, si vuole realizzare una forte interazione con la linea pilota Wide Band Gap recentemente proposta e in corso di negoziazione con la Commissione Europea, il MIMIT, il MUR, e le regioni coinvolte.
La proposta è dunque centrale per raggiungere la massa critica di personale, strumentazione, e idee necessarie, attivando le sinergie con le altre parti del CNR, dell’accademia e dell’industria high tech italiana.
Ci sono numerose possibilità di ricadute industriali nell’ambito della microelettronica, fotonica, telecomunicazioni, trasporti, e delle tecnologie per disposiviti non convenzionali (anche con funzionalita incrementate da effetti quantistici), delle energie rinnovabili, nel campo biomedicale, grazie alle connessioni con l’industria High Tech.
Grazie a tali connessioni c’è ottima sostenibilità dell’iniziativa, purchè si mantenga allo stato dell’arte il funzionamento delle strutture già avviate (Beyond Nano, I-PHOQS, Rome Technopole, Samothrace, NQSTI, NFFA-DI, I-ENTRANCE, MOST, RESTART), con personale che verrà assorbito in parte dalle infrastrutture, dal CNR, e dalle aziende coinvolte nell’ecosistema.