10 febbraio 2025
CNR - Area della Ricerca di Pisa
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Workshop della comunità scientifica CNR impegnata nei progetti CNR PNRR (M4C2/M6/M2/PNC)

Infrastruttura di ricerca "Earth Moon Mars" (EMM): Sinergie e Collaborazioni

10 feb 2025, 11:10
5m
Auditorium (CNR - Aula della Ricerca di Pisa)

Auditorium

CNR - Aula della Ricerca di Pisa

Entrambi (poster e breve speech) SESSIONE 2

Speaker

Dr. UGO CORTESI (Istituto di fisica Applicata "Nello Carrara! (IFAC-CNR))

Descrizione

Il progetto IR PNRR 'Earth Moon Mars' (EMM), coordinato dall’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) con la partecipazione del CNR e dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), mira alla realizzazione di un’infrastruttura di ricerca nel settore spaziale attraverso il potenziamento di infrastrutture esistenti e la creazione di nuove unità operative, emergenti dalla convergenza delle eccellenze dei tre organismi nell’esplorazione spaziale, nell’Osservazione dell’Universo e nell’Osservazione della Terra.
Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso la creazione di un sistema distribuito e integrato di sistemi, le cui principali componenti infrastrutturali sono:

  • Sardinia Radio Telescope (SRT): aggiornamento del telescopio per il funzionamento come antenna per lo spazio profondo (SRT/DSN).
  • Infrastruttura lunare: progettazione di un osservatorio multidisciplinare sulla Luna e sua connessione con il segmento terrestre.
  • Carichi scientifici lunari – Progettazione, prototipazione e test di strumenti innovativi per incrementare il basso valore di inziale TRL, in vista del loro impiego su una IR lunare per osservazioni della Terra e dell'Universo.
  • Earth and Mars research Network (EMN) – Integrazione di sistemi hardware e software, incluse piattaforme osservative e modelli numerici avanzati, come modelli di trasferimento radiativo diretti e inversi, metodi di fusione dei dati, sistemi di assimilazione, modelli meteorologici e climatici. Questa infrastruttura promuove sinergie tra conoscenze e metodologie allo stato dell’arte in ambito osservativo e modellistico per lo studio dell’atmosfera terrestre e delle atmosfere planetarie (in primis di Marte), prevalenti domini di indagine rispettivamente del CNR e dell’INAF."

Il CNR, attraverso il contributo di gruppi di ricerca di sei istituti (IFAC, IAC, IBE, IEIIT, INO e ISAC) afferenti a quattro diversi dipartimenti (DIITET, DISBA, DSFTM e DSSTTA), è coordinatore scientifico della componente EMN e della parte relativa alla strumentazione scientifica lunare destinata all’osservazione dell’atmosfera terrestre.

Nei primi due anni del progetto EMM, molteplici ipotesi di collaborazione sono state prese in considerazione da parte delle componenti infrastrutturali di EMM coordinate dal CNR tra cui quelle con il sistema ITINERIS (Italian Integrated Environmental Research Infrastructures System); con lo Spoke 4 (Earth & Climate) del Centro Nazionale HPC (High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing) e con il National Biodiversity Future Centre (NBFC).
Esistono poi importanti sinergie, in parte già operative ed in parte in fase di attivazione, tra cui quelle con
lo Spoke 3 (Ricerca nel Telerilevamento Spaziale) della S.C.a.r.l. Space It Up!; con inziative nell’ambito del programma PRORIS (PROgramma di RIcerca Spaziale di base); con il Mathematics Department, Emory University (Atlanta, GA, USA) e con progetti dell’Agenzia Spaziale Europea connessi con campagne di Cal/Val e campagne di misura nell’ambito di studi preparatori al lancio di future missioni satellitari (ad, esempio FORUM per il ciclo 9 del Programma Earth Explorer di ESA).

Il numero di collaborazioni nazionali/internazionali potenzialmente sviluppabili è decisamente esteso in ragione delle reti di contatti di ciascuno dei gruppi di ricerca CNR ed INAF coinvolti nella realizzazione delle componenti infrastrutturali obiettivo del progetto EMM e sotto diretta responsabilità CNR. A titolo di esempio, si riporta qui le istituzioni - prevalentemente nazionali - con cui sono già in atto o possono essere sviluppate collaborazioni: Università di Bologna, dipartimento di Fisica e Astronomia - DIFA; Università di Bologna, Dipartimento di Ingegneria Industriale; Università La Sapienza di Roma, dipartimento di Fisica; Università La Sapienza di Roma, dipartimento di Ingegneria Aerospaziale; Università di Tor Vergata, dipartimento di Fisica; Università di Tor Vergata, dipartimento di Astrofisica; School of Engineering, University of Basilicata; Università di Firenze, dipartimento di Ingegneria dell'Informazione;; Emory University, Department of Mathematics. Il suddetto elenco sarà comunque ampliato e reso maggiormente esaustivo, in particolare nella sua componente internazionale, in analisi successive quali quelle da condursi ad esempio per lo sviluppo di un businnes plan di EMM.

Potenziali ulteriori interazioni possono essere infine identificate con Enti di ricerca (ad esempio, NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration); NASA National Aeronautics and Space Administration; Eumetsat (European Organisation for the Exploitation of Meteorological Satellites); ESA European Space Agency; JAXA - Japan Aerospace Exploration Agency; EUSPA - European Union Agency for the Space Programme; Agenzia ItaliaMeteo - servizio meteorologico nazionale; CNIT - Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni; - ECMWF (European Centre for Medium-range Weather Forecasting); Politecnico di Torino; PE RESTART; LINKS Foundation) che con imprese (quali PicoSats - Space Technology solutions; Eldes - Radar Systems for meteorology and Defense; MBI - servizi informatici e sistemi di telecomunicazioni; Leonardo SPA- tecnologia in ambito Aerospazio, Difesa & Sicurezza; GEMATRONIK- radar technology and systems electronics; THALES spa - digital and “deep tech” innovations; Telespazio - telecomunicazioni satellitari e servizi spaziali; Eutelsat - telecomunicazioni satellitari; Sorgenia; ENI Plenitude; Pecchioli research srl; Thales Alenia Space Italia; OHB Italia).

In conclusione, è opportuno sottolineare come il quadro riportato sia rappresentativo di un articolato panorama di istituzioni di ricerca e di parti industriali, con cui la componente EMN di EMM è pronta a stabilire sinergie e collaborazioni. Al contempo, ciò non può e non deve essere disaccoppiato dal contesto in cui è stato concepito e si sta evolvendo un progetto associato a una infrastruttura esistente (STR) e a sfide quali la realizzazione di infrastrutture e strumentazione scientifica da operare sulla superficie lunare. L’obiettivo ultimo, menzionato in apertura, di fare di EMM un sistema distribuito e integrato offre le opportunità, ma impone anche i vincoli, peculiari della ricerca scientifica e tecnologica nel settore spaziale, cui anche sistemi IR primariamente orientati al monitoraggio terrestre devono ricondursi.

Primary author

Dr. UGO CORTESI (Istituto di fisica Applicata "Nello Carrara! (IFAC-CNR))

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